(Di Anna M. Ragno. L'articolo è dedicato a Franco Ruggieri, che più di ogni altro ci ha permesso di conoscere questa storia.)
“Non
m’importa d’essere eroe, la mia missione è quella di dare
dignità all’essere umano”.
Così disse
Mimmo
Sesta all’amico
Gigi
Spina nell’illustrargli
il progetto di
realizzare un
tunnel
sotto il muro di Berlino, per liberare l’amico
Peter
Smith
rimasto imprigionato nella Germania Orientale.
Mimmo
e Gigi scavarono
di notte, senza particolari conoscenze d' ingegneria delle gallerie,
risolvendo
di volta in volta problemi dovuti a
crolli e
allagamenti.
Il "Tunnel 29",
così
venne chiamato in seguito il tunnel per il numero di persone che i
due amici riuscirono a far scappare,
misurava 123 metri. Le
operazioni durarono
quasi un anno.
Il
muro di Berlino.
Nei
primi giorni del mese di agosto 1961 a Berlino si verifica un
inconsueto esodo di cittadini dell’Est verso l’Ovest. A migliaia
si trasferiscono giornalmente, con le loro masserizie, dalla povera e
disastrata Berlino Est, presso parenti e amici della zona Ovest. Si
avverte una forte tensione nella città, che fino a quel momento era
stata comunque aperta e libera per tutti i berlinesi, nonostante il
blocco sovietico. Allo scoccare della mezzanotte tra il 12 e 13
agosto 1961, iniziano i lavori per l’erezione di un confine.
Inizialmente costituito da cavalli di Frisia e filo spinato, venne
poi sostituito da un cordone di pannelli di cemento armato alto tre
metri e, tristemente conosciuto come “Il Muro di Berlino”. La
città viene divisa, Berlino Est chiusa. Le famiglie vengono
disgregate, gli amici vengono separati.
Una
storia d’amicizia.
Mimmo, Gigi e Peter sono amici inseparabili, ma quando la città
viene divisa in due dal Muro, Peter rimane imprigionato a Berlino
Est e
chiede
aiuto ai
due
amici italiani.
Mimmo
e Gigi, che
sono liberi
di entrare in Berlino Est in virtù del loro passaporto straniero,
gli promettono solennemente che faranno di tutto per farlo fuggire a
Berlino Ovest insieme
alla
moglie e alla
figlioletta.
Mimmo
e Gigi, pensano ad una impresa più complessa, già tentata prima da
altri, ma senza successo: scavare un tunnel sotto il muro di confine.
Decidono per questa soluzione, proprio perché coronata da
precedenti insuccessi e ritenuta ormai impraticabile da parte della
Polizia dell’Est.
Mimmo
è l’artefice dell’impresa. A
volte è
costretto ad operare da solo in quanto l’amico Gigi, è
ricoverato
in Ospedale per un intervento chirurgico. Elabora
il piano, progetta lo scavo del Tunnel sotto la Bernauer Strasse e
lo realizza con l’aiuto indispensabile di tanti volontari. Il
gruppo iniziale di quattro amici con il passare dei giorni arriva
a contare oltre 40 persone.
Il
tunnel 29.
L’operazione
Tunnel della Libertà durarono
quasi
un anno.
Iniziarono nell’autunno del “61, pochi giorni dopo la costruzione
del Muro, e terminarono il 14 settembre 1962.
Mimmo
e Gigi
ottennero la concessione di un deposito in una fabbrica distrutta e
abbandonata dalla guerra. Per
la costruzione del loro tunnel realizzarono
una monorotaia
dove far scorrere il famoso carrello a tre ruote (conservata
a Berlino al Museo del Muro, dove
oggi viene
chiamata “La
carriola di Mimmo e Gigi”), una linea elettrica, una rete
telefonica, un impianto per l’aerazione forzata ed un’impalcatura
degna di una classica miniera.
Insomma
un lavoro enorme che fece esaurire tutti i soldi degli studenti, dei
loro parenti e dei loro amici. Affrontarono mille problemi e diverse
interruzioni ma grazie alla testardaggine e alla genialità dei due
giovani italiani e
al finanziamento
segreto della televisione americana NBC, il Tunnel fu portato a
termine.
Le
origini viestane di Mimmo.
Domenico
Sesta, per gli
amici e
i familiari
“Mimmo”, è nato
a Vieste il 29 gennaio 1937, da Sesta Epifanio (falegname) e Carolina
Rado (sarta).
La
sua casa natale era
in
Via Montegrappa n. 6, la
viuzza del centro storico, che dal 3 marzo è stata dedicata alla sua
memoria.
A
Vieste ha frequentato le Scuole Elementari fino alla classe IV con
l’insegnante Gelsomina Soldano, per essere poi trasferito nel
Convitto Nazionale di Lucera, in quanto orfano di guerra. Il papà,
infatti, morì il 21.8.1937 nella
Guerra
di Spagna. Mimmo ritorna a Vieste per le feste e le vacanze estive,
fino a quando la famiglia si trasferisce definitivamente a Chioggia,
dove alla madre, vedova di guerra, fu assegnato un impiego statale.
Dopo
le scuole superiori, Mimmo si iscrive all’Università di Berlino.
Qui vive in stretta amicizia con un altro studente italiano Luigi
Spina “Gigi”, conosciuto a Gorizia durante le superiori. Gigi
frequenta l’Accademia di Arti Grafiche, Mimmo la facoltà di
Ingegneria Civile.
Il
carattere aperto e solare dei due giovani italiani li porta a
stringere amicizia con giovani studenti tedeschi. Tra questi c’è
appunto
Peter
Smith, che sarà la causa ispiratrice del Tunnel.
Ellen
Sesta. Durante
la costruzione del tunnel, Mimmo conosce Ellen,
una ragazza berlinese che
lavora in un bar.
I
due si innamorano subito, ma Ellen viene tenuta all’oscuro di
tutto. Poco dopo accetta
l’ invito di Mimmo e Gigi di fare da staffetta.
Il
compito di Hellen è quello di
contattare i profughi e condurli fino all’imboccatura del Tunnel,
al n. 7 della Schonholzer Strasse.
Nel
1963, dopo
l’impresa del Tunnel, Mimmo sposa
Ellen. I
due continueranno
a far fuggire molti altri tedeschi dall’Est verso l’Occidente,
attraverso una rete clandestina che produceva documenti falsi.
Proprio per questo, Mimmo ed Ellen non esternarono mai ai parenti e
agli amici di Vieste la grande impresa del Tunnel. Temevano ancora
ritorsioni da parte della Stasi, la polizia politica della DDR.
In
seguito Ellen
Sesta ha scritto il famoso libro “Il Tunnel della Libertà” da
cui in
Germania e in Italia
sono
stati
tratti due film
e
la miniserie televisiva del regista Enzo Monteleone, con gli attori
Kim Rossi Stuart (che impersona Mimmo) e Paolo Briguglia (Gigi).
Il
Presidente Ciampi nel 2000 ha
insignito
Mimmo e Gigi della
medaglia
d’oro al Valor Civile.
Il
grande cuore di Mimmo si è fermato per una crisi cardiaca il 5
maggio
2002.
Di
lui ricorderemo la
generosità
e “la
volontà di dare dignità all’essere umano”.
Mimmo e Gigi due Italiani semplici e onesti che nel dramma della Berlino divisa da un muro si distinguono per la loro generosità , l’intelligenza e il coraggio e fanno onore a tutto il paese;
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