(di Anna Maria Ragno)
Pochi
Viestani sanno che sull'Isola Santa Eufemia di Vieste, negli anni
passati (1964) c'era una scuola per sette bambini, i figli dei tre
faristi. Il maestro Mario Ragno saliva sull'isola ogni mattina e,
quando il mare si faceva burrascoso, spesso era costretto a rimanere
sull'isola.
La
maestra Mancini di Vieste, col cappotto inzuppato di sale... Affronta
la traversata e il mare grosso su una barca per raggiungere i suoi
due alunni, figli del guardiano del faro sull'isolotto di
Sant'Eufemia.
I
figli dei tre faristi, in tutto sette bambini, avevano la fortuna di
studiare al sole.
Recentemente
sull'isola sono stati ritrovati dei banchi, delle sedie e una vecchia
lavagna di ardesia.
L'ottica
rotante del Faro. Il faro
di Vieste
sorge sullo scoglio di Santa Eufemia (situato tra gli scogli Santa
Croce e di San Francesco), proprio di fronte a Vieste,
la perla del Gargano.
La sua posizione risulta strategica per le rotte di navigazione tra
il medio e basso Adriatico.
È stato progettato nel 1867
e la torre su cui trova sistemazione la lanterna è situata sulla
vecchia abitazione dell’ultimo
fanalista,
il tecnico Michele Casamassima.
Sull'isolotto
di Santa Eufemia fu scoperta una grotta nel 1987, che presenta sulle
sue pareti interne almeno 200 iscrizioni votive in greco e latino,
fatte dai marinai di passaggio dall'isola, di cui alcune in onore di
Venere
Sosandra
(dea del mare e salvatrice di uomini) databili dal III secolo a.C.
alla tarda età romana.
L'intevista
che la trasmissione Linea Blu ha fatto al maestro Mario Ragno il 30
luglio 2011: http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-cff788dc-e6ae-4773-9d2e-d9fbb92c31fb.html
Nessun commento:
Posta un commento